DIEGOEBBASTA

porto le vesti da  comune mortale  compongo sti versi  mentre tutto va male abituati al  ci si deve arrangiare vedere un rene per potere mangiare  oh mi son stancato  di tutta questa merda  sono qua e proteggo ad ogni costo la mia terra per ogni stronzo  pronto a far la guerra  resto disarmato  basterà una sberla  ogni testo  un perla di sagezza  per ogni destro un collo che si spezza qualcun altro  sopra il parabrezza  c'e la bara pronta  che vi aspetta  o testi pieni d'odio  non lo faccio per il podio so gia cio che sono  zero king zero trono  porterò lontano questo suono tu fatti la trap  tranquillo ti capisco  vivi nella merda e  puzzi di piscio  porto le vesti da  comune mortale  compongo sti versi  mentre tutto va male abituati al  ci si deve arrangiare dover vedere un rene per potere mangiare  eh no cari ministri  no che non ci stò...

TITOLO: "ME CONTRO CHI?" INTRO] (2X) Yo, questa è la fine del teatrino, il regno di plastica cade in un casino. Me contro te? Nah, te contro il muro, vi smonto in due rime, poi chiudo il futuro. [VERSE 1] (flow serrato, punchline secche) State ancora a fare i video per i bimbi, ma fuori dal web siete solo due zombie. Recitate copioni scritti a matita, marionette di un’industria fallita. Parlate d’amore, di gioia e colori, ma dietro le quinte contate i milioni. Tutto è venduto, tutto è calcolato, sorrisi di carta, talento rubato. [HOOK] (ritornello impattante, da ripetere 2X per caricare il pubblico) Me contro chi? Me contro voi, due pupazzi senza voce né flow. Favole finte, il castello crolla, questa è realtà, vi spacco la bolla. [VERSE 2] (flow drill, incastri taglienti) Tutto quel hype che vi siete comprati, dura meno di un trend su TikTok scaduti. Pensate di essere i re della scena, ma il vostro trono è solo una catena. Avete il pubblico pie...

Yo, Rispetto a chi mi ha cresciuto senza fare rumore, che ha stretto i denti quando c’era solo dolore, mamma è la regina, ma non vuole la corona, fa da scudo al figlio suo anche quando il mondo lo abbandona. Dalla culla alla strada, lei mi guida come un faro, mi dice “sogna in grande” pure quando cado, ogni piatto caldo, ogni abbraccio dato, è un pezzo di futuro che lei ha sacrificato. Non serve applauso, non serve la platea, mamma è il freestyle più vero che l’anima crea, senza lei niente rima, senza lei niente voce, è il battito di cuore che mi tiene in pace.

☠️ Distruzione Totale di Svito MC ☠️ Svito, parli di rap ma non sei mai stato un MC, sei l’eco di un fallito che si illude di esser lì. Il tuo nome fa ridere, sembri un detersivo cheap, quando entri su un beat, muore pure il beat. Io scrivo punchline, tu scrivi scuse, sei il “prima elementare” del rap, io le tue disillusioni confuse. Sei l’errore di sistema di una scena già marcia, un manichino senza voce, che si crede una marcia. Ti guardo sul palco: imbarazzo totale, il pubblico prega che qualcuno ti tolga il microfonale. Hai flow da principiante, zero timing, zero stile, sei il buco nero del rap: risucchi solo figure ridicole. Svito MC, tu non vali manco un diss, sei la figurina doppia che nessuno vuole negli stickers. Il tuo rap è finto, scritto a matita e cancellato, sei la brutta copia di chi già era un fallimento annunciato. Io ti rovino in due rime, tu non ti rialzi, sei il clown della scena, il pagliaccio fra i palchi. Il tuo nome sarà leggenda… ma di barze...

Freestyle Drill – “La Paura” La paura la guardo negli occhi, gelo che scende ma il cuore non crolli, passi pesanti nell’ombra dei vicoli, odio che cresce ma scelgo i miei simboli. Maschere nere coprono i sogni, sirene lontane che tagliano i giorni, fratelli caduti, ricordi scolpiti, strade dipinte di rossi conflitti. La paura mi chiama ma io non rispondo, corro più forte e riscrivo il mio mondo, dietro le sbarre ci vogliono tutti, ma tengo la testa, non piego i miei pugni. Silenzio di notte, lampeggi nel cielo, il gelo che sento lo porto nel petto, nessuno ti salva se resti da solo, la paura ti spezza se non hai controllo.

Non sono matto, è solo che vedo strade dritte dove gli altri vedono muri, cammino leggero, ma porto pesi che non mostro a nessuno. Non sono matto, è che rido anche quando il silenzio pesa, e la notte mi parla con voci che sembrano idee, non fantasmi. Non sono matto, mi muovo tra le nuvole come fossero pavimento, parlo coi miei sogni, lascio che mi guidino più dei consigli. Non sono matto, è che non mi basta guardare, voglio capire, non mi basta vivere, voglio sentire.