DISSING CONTRO VALENTINA PARTE 3

(Intro)

Valentina, senti il suono della tua fine,
non vali niente, sei solo spine.
Fai la dura, ma tremi nel petto,
oggi ti sotterro e nemmeno rispetto.

(Strofa 1)
Cagati sotto, sei zero su zero,
parli di classe ma stai nel degrado più vero.
Ti credi speciale? Sei solo un errore,
un’altra pedina in un gioco di sole.

Ti guardo e mi chiedo se esisti davvero,
o sei solo un’ombra che si crede in impero.
Fai la boss, ma ti manca la base,
ti scambio per un cesso ogni volta che appari per caso.

Non vali un cazzo, non sei nessuno,
quando arrivi tu, la gente cambia turno.
Nessuno ti vuole, nessuno ti cerca,
sei un messaggio ignorato, una chiamata persa.

(Ritornello)
Valentina, il tuo nome è condanna,
hai fatto la dura, ma adesso sei farsa.
Sei il nulla che parla, il vuoto che grida,
una macchia sul vetro che il tempo cancella in salita.

(Strofa 2)
Sei un peso che nessuno sopporta,
una stanza buia dove nessuno ritorna.
Ogni parola che dici è già dimenticata,
una storia inutile che nessuno ha mai salvata.

Ti sforzi di piacere, ma resti da sola,
le persone si scansano quando sei di fronte a loro.
Fai la forte, ma tremi dentro,
perché sai che sei il vuoto nel centro.

Nessuno ti scrive, nessuno ti vuole,
neanche un cane ti aspetta al portone.
Sei un errore del sistema, un glitch senza scopo,
un’anima persa nel vuoto più sporco.

(Bridge)
Valentina, sei carta straccia,
ti piego e ti brucio in una sola traccia.
Sparisci nell’ombra da cui sei uscita,
che nessuno sentirà la tua dipartita.

(Outro)
Quando il sipario cala, sei polvere al vento,
Valentina, il tuo nome è già il tuo tormento.
Senti il peso? È il karma che bussa,
una vita di merda, chiusa in una busta.

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