DISSING PESANTISSIMO CONTRO VALENTINA PARTE 4

[Intro]

Entro a gamba tesa, zero scuse, zero pace,
ti lascio al buio pesto come un'anima che giace.
Parli tanto, Valentina, ma il tuo nome è in corsivo,
io lascio cicatrici, tu solo versi finti in un archivio.

[Verse 1]
Ti credi regina? Ti strappo il trono col guinzaglio,
la tua crew? Un branco di comparse senza taglio.
Io scrivo storia, tu riscrivi le tue scuse,
ogni tua traccia sembra un manuale di deluse.

La tua voce suona moscia, sembri un prete a un funerale,
io porto il veleno dentro, sputo pece e fiamme in sale.
Ti muovi come un topo, sempre in cerca di rifugio,
ma se entri nel mio campo, sparisci dentro un buco.

[Ritornello]
Chiudi la bara, non c’è tempo per il pianto,
questo gioco è per le bestie, e tu sei un topo stanco.
Chiudi la bara, niente scuse, niente santi,
solo il peso delle barre che ti schiacciano sui panchi.

[Verse 2]
Valentina, il tuo stile è come vetro, lo frantumo con un dito,
la tua faccia dice tutto, l’espressione d’un fallito.
Io mastico rivali come se fossero pasto,
tu cerchi di restare in piedi, ma il pavimento è guasto.

Ogni rima che rilascio è una condanna sulla carta,
il tuo nome è già sparito, sei un fantasma senza targa.
Sei un fallimento, nient'altro da dire,
tutto ciò che tocchi finisce per marcire.

[Bridge]
Fevi piangere e soffrire, questo è il tuo talento,
ma ora piangi tu, nel tuo stesso tormento.
Tu pensavi fosse un gioco? Io non gioco, io condanno,
sei venuta con la bocca, ora sparisci con il danno.
Niente scampo, niente appello, solo polvere e silenzio,
chiudi il sipario, questa è l’ultima sentenza, punto.

[Outro]
Chiudi la bara… Valentina, non rialzarti più.

Commenti

Post popolari in questo blog

FREESTYLE CHI TE L'HA DETTO CONTRO IL FARAONE

DISSING DEDICATO A FELICE

DISSING CONTRO DISSING